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CENNI STORIOGRAFICI SULLA
CHIESA PARROCCHIALE SANTI PIETRO E PAOLO APOSTOLI
IN GRIGNANO DI BREMBATE
Nei suoi appunti di storia e di arte dedicati alle "Chiese parrocchiali della diocesi di Bergamo" (Edizioni "Il Conventino" e "La Domenica del Popolo"), monsignor Luigi Pagnoni colloca la costruzione dell'attuale chiesa parrocchiale tra il 1766 e il 1772, sull'area di un'altra preesistente e che si ritiene fosse tra le più antiche della zona. La consacrazione avvenne il 29 settembre 1869 per mano del Vescovo coadiutore Alessandro Valsecchi. Dedicata ai Santi Apostoli Pietro e Paolo, la chiesa fu alterata nel 1898 su progetto dell'architetto Virginio Munzio, con l'aggiunta di una campata.
La nobile facciata, come la definisce sempre Pagnoni, ad ordine unico gigante con paraste corinzie abbinate e alta finestra con balaustrini, ha elementi in ceppo di Brembate.
L'altar maggiore, in stile neoclassico, reca due medaglie scolpite in bassorilievo raffigurante i santi patroni. Tra i dipinti una piccola tela di Jacopo Palma il Giovane (m. 1628) al battistero; la pala di S. Bernardino di Enea Salmeggia (m. 1626), ritoccata da Gaetano Peverada (fine '700), all'altare di destra; e la consegna delle chiavi di Francesco Cappella (m. 1784), nell'ancona centrale. Le due prime due opere d’arte poc’anzi citate sono conservate nella sacrestia della parrocchiale.
Delle piccole tele lungo la navata a due (S. Francesco e S. Alfonso) sono di P. Sidoli di Piacenza (1897), le altre sono di Abramo Spinelli, lo stesso che con Giovanni Cavalleri affrescava nel 1901 le medaglie della volta. Le Virtù nei pennacchi sono del ‘700, come le raffinate statue in stucco di Stefano Salterio.
La statua in legno di San Giuseppe fu scolpita da Giacomo Manzoni nel 1901. Nel 1966 il decoratore Tarcisio Baggi vi compì un accurato restauro con tinte e dorature ben dosate.
Nel 1976 la ditta Marmi Carlo Comana procedeva alla ristrutturazione del Presbiterio in conformità con le nuove norme liturgiche.
L'organo fu costruito dalla ditta Giacomo Giudici di Bergamo nel 1860. Il settecentesco campanile in cotto a vista fu restaurato nel 1968 con l'intervento dell'architetto Gian Battista Salvatoni. Nel 1873 vi furono collocate 5 campane. L'attuale concerto, pure di 5 campane (in re bemolle) è stato fuso dopo l'ultima guerra dalla ditta Fratelli Bianchi di Varese e consacrato dal Vescovo Giuseppe Piazzi il 27 agosto 1954.
Negli ultimi anni sono stati eseguiti lavori di restauro della facciata, del tetto e del campanile.
La Parrocchia celebra solennemente ogni anno la ricorrenza dei Santi patroni ma conserva una devozione molto più intensa alla figura di Sant’Anna. Alla santa madre della Beata Vergine Maria è dedicata una chiesa sussidiaria collocata nelle campagne vicine al paese. La devozione si radicata nel Sei - Settecento, a seguito della peste manzoniana. In tale circostanza il paese, per intercessione della santa, fu salvaguardato dal tremendo contagio.
Nell’anno del Signore 2019 la parrocchia ha ricordato felicemente il 150° anniversario della Consacrazione della Chiesa parrocchiale.